Efficacia didattica di un ipertesto

(da una lettera a un corrispondente)

Il tentativo di stampare un articolo su dischetto ha innescato una serie di riflessioni sull'ipertesto che ora ti riporto. Infatti mi chiedevo, perche' per un testo tradizionale anche se in forma elettronica, e' cosi' importante la stampa? Che differenza c'e' tra il testo(lineare) sul computer e il testo stampato? Che differenza c'e' tra il testo(lineare) sul computer e lo stesso testo in formato ipertesto? Perche' di solito non sento la necessita' di stampare un ipertesto, mentre questa necessita' e' fortissima per i testi lineari? Inoltre cosa introduce il link in un testo lineare?Perche' il concetto di ipertesto con link e' cosi' generale che non esiste nessuna alternativa o meglio ogni "alternativa" puo essere inglobata nell'ipertesto? E' possibile definire un grado maggiore o minore di ipertestualita?

Niente male per essere partiti da un tentativo frustrato di stampa!

Infatti questo tentativo mi ha fatto ricordare il seguente episodio al Cern: da qualche anno la Cern Computers Newsletter e' disponibile in forma elettronica e il management del cern penso' di risparmiare le 2000 copie stampate e mando' in giro una richiesta se non era il caso di rinunciare alla versione su carta. Ci fu un plebiscito in favore della carta. La versione elettronica e soprattutto i mezzi per esaminarla erano davvero inadequati. Io stesso risposi con un mail cercando di mostrare quelli che mi sembravano gli ovvii vantaggi della carta. Se adesso le Newsletters fossero pubblicate come ipertesti non sarei piu' tanto sicuro di dover rispondere allo stesso modo. Perche'?

Prendiamo ora un gioco al computer per es "Adventure" e vediamo la sua evoluzione:il primo supporto e' con testi scritti e comandi con parole. Poi si e' passati a una grafica rudimentale e l'uso del cursore. Ora siamo alla grafica sofisticata e al mouse. Fra poco arriveremo (se gia' non ci siamo) alla realta' virtuale con immersione piena nel mondo simulato.

Se ci riferiamo ora a un materiale didattico per insegnare (col computer) una lingua straniera, e' possibile osservare una evoluzione analoga da sistemi con sole parole scritte, con parole pronunciate,etc fino alla piena immersione in un ambiente didattico in cui si interagisce con attori artificiali (e forse anche reali) che parlano in quella lingua in una citta' o in una casa straniera simulata.

Quello che voglio dire e' che nei materiali elettronici su computer possiamo stabilire una gerarchia e man mano ci si evolve verso materiali che interessano sempre piu' sottosistemi del cervello fino ad un'immersione totale. Maggiore e' il coinvolgimento maggiore e' l'efficacia didattica del materiale. Anche se quest'efficacia non e' assoluta ma dipende sempre dalla guida di un insegnante (altrimenti ora i bambini con tutta la tv che vedono sarebbero dei geni).

Ma ora torniamo alla stampa e agli ipertesti. Il testo lineare su computer anche se visto con un buon word processor attuale, e' ai gradini piu' bassi su questa scala. Ma una volta stampato esso si materializza (e' un po' come la visualizzazione scientifica) viene processato da altri sottosistemi del cervello e fa un salto su questa scala ideale. In effetti ora tutta la parte del cervello che si occupa di ragionamento spaziale entra in funzione e il testo lineare diventa un metaforico edificio con stanze piu' o meno grandi corrispondenti ai vari capitoli. Ogni stanza ha i suoi mobili/paragrafo e figure/quadri,etc. Questo salto di qualita' lo si vede dal fatto che dopo aver scorso il testo stampato, possiamo con l'occhio della mente ripercorrere il testo a grandi linee cosi' come possiamo fare con un'edificio dopo averlo visitato.

Mi sembra che anche nel passaggio dal testo all'ipertesto c'e' un simile salto di qualita'. In effetti si adopera la metafora spaziale di divisione del testo lineare originario in frammenti connessi da link. Ora possiamo esplorare il testo col mouse che si muove nello spazio, A ogni click su link apriamo una porta su una nuova stanza dell'edificio del testo. Anche qui posso in seguito con l'occhio della mente ritornare sui miei passi e ripercorrere l'ipertesto. Da notare che per il mio cervello l'ipertesto ha una realta' simile a quella della carta stampata e non sento percio' nessun bisogno di stampare l'ipertesto per renderlo piu' concreto.

Con una stampa si puo' fare molto di piu' che sfogliarla:possiamo annotarla, evidenziare dei passaggi,farne delle fotocopie,disporre i fogli staccati l'uno accanto all'altro su un tavolo... Alcune di queste operazioni permettono ad un'insegnante di insegnare allo studente ad imparare (quello che chiami "apprendere ad apprendere").

Tutte queste operazioni ed altre ancora sono certo possibili con gli ipertesti data la loro struttura elettronica di grande flessibilita'. Ma un grande vantaggio dell'ipertesto e' proprio nella definizione generale di link:un link e' nella sua forma piu' generale un comando inviato a un agente o attore artificiale e il suo risultato e' qualsiasi cosa un computer riesce a fare . I link sono infatti risolti inviando un comando a un server che esegue il comando. Questa mi sembra una definizione cosi' generale per cui qualsiasi operazione o forma alternativa possiamo trovare per l'ipertesto, questa potra' essere inglobata sempre in un link. Ad esempio possiamo pensare a una metafora visiva che ci permette di vedere la struttura dell'ipertesto nelle vicinanze del ramo che stiamo seguendo:ma questo puo' essere un link che manda un comando a un server che apre una finestra e segue i nostri passi mostrandoci i dintorni. Inoltre man mano che i computer ci permetteranno di immergerci sempre piu' in mondi virtuali, gli ipertesti li seguiranno in maniera automatica con link/attori sempre piu' sofisticati.

Ma il progresso si avra' non solo nel grado di immersione ma anche nel senso di "imparare ad imparare" questo perche' dei link sempre piu' sofisticati ci permetteranno di lasciare traccia del nostro percorso o di seguire la traccia di persone esperte insegnando e imparando a imparare.

Un'ultima annotazione e poi ho finito. Man mano che un materiale avanza in questa scala non solo diventa piu' efficace nell'apprendimento per il motivo banale che interessa una maggior parte del nostro cervello e viene processato in maniera piu' efficace; ma esiste un altro effetto psicologico. Acquista un connotato di piacevolezza (edutainment); non siamo piu' obbligati a studiare ma studiare diventa un gioco.Studiare la meccanica quantistica diventera' facile come esplorare un mondo di Adventure? Perche' no?


Questa e' una bibliografia sull'ipertesto utile per esplorare in profondita' gli argomenti qui accennati.
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